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IL CLN PRENDE LE DISTANZE DALLE AFFERMAZIONI DI UGO MATTEI SULLA MORTE DEL CLN

bandiera CLN

Il Comitato di Liberazione Nazionale intende replicare alle infelici parole con le quali l’ex fondatore, prof. Ugo Mattei, ha liquidato l’esperienza del CLN nel corso di una intervista per “la Casa del Sole TV”.

In particolare, ci riferiamo a questo passaggio, che si può ascoltare al minuto 15 (https://www.youtube.com/watch?v=sQllYrDLQl8&feature=youtu.be):

Mattei: «Per quanto mi riguarda sono uscito dal CLN e non ho intenzione di rientrarvi perché credo che quell’esperienza lì non sia riuscita nel suo scopo di unificare il cosiddetto Fronte del dissenso. Anzi, mi sembra si siano raggiunti forse dei risultati tristemente opposti con delle forti componenti identitarie, quindi io credo che dovremmo escogitare semplicemente qualcosa di nuovo di qui ai prossimi mesi… Io mi sono riconcentrato molto su Generazioni Future. Generazioni Future ha fatto e sta facendo un lavoro generosissimo per questa campagna referendaria anche un po’ dissanguandosi, diciamo… Ma speriamo anche che questo abbia dato una visibilità nazionale a un soggetto politico che è l’unico soggetto politico non di partito vero che abbiamo in Italia…»

Dal febbraio di quest’anno il CLN non è più presieduto dal fondatore Ugo Mattei, in quanto durante il Festival del Disarmo di Sanremo l’ex presidente ha deciso in autonomia di intraprendere il cammino referendario dimettendosi dall’incarico per costituire un proprio comitato referendario. Decisione rispettabile, che il CLN ha anzi caldeggiato vista l’incompatibilità tra i due incarichi, mettendo comunque la propria struttura, la dirigenza, i quadri e gli attivisti al servizio della campagna di raccolta firme tanto per il comitato Mattei che per il comitato Pennetta.

Sotto la guida di un organismo collegiale il CLN ha così contribuito per l’80 % al lavoro di raccolta firme, che la rarefatta struttura di Generazioni Future non avrebbe potuto in alcun modo svolgere.

«L’idea che Generazioni Future» dichiara Valentino Soramaè del Dipartimento Comunicazione del CLN, «si intesti il lavoro degli attivisti del CLN è qualcosa che amareggia, considerando il “dissanguamento” per due mesi consecutivi del solo CLN. Il CLN non è un’esperienza finita, visto che senza il CLN non ci sarebbe stata nessuna raccolta firme per i referendum, e Mattei non ha ovviamente diritto di stabilire la vita o la morte di questa esperienza, che va avanti da febbraio per conto proprio. Viceversa senza la nostra campagna di comunicazione per i referendum il comitato di Mattei non avrebbe neanche avuto un accesso facilitato per mappe interattive, pagamenti, voto on line, grazie al servizio volontario degli informatici del CLN, che hanno lavorato anche di notte nel poco tempo a disposizione».

Il “dissanguamento”, tra l’altro, è stato anche di natura economica e non ha visto fin qui alcun ristoro. Anzi, circa 10mila euro di donazioni al CLN si trovano attualmente nelle casse di Generazioni Future, come emerge dal resoconto di bilancio.

«Proprio perché sta parlando il fondatore del CLN» aggiunge l’avvocato Fabrizia Vaccarella, a capo del Dipartimento Legale del CLN, «determinate affermazioni sembrano suggerire uno scenario incompatibile con lo statuto e con gli scopi associativi: la visione proprietaria di un progetto nobile come il nuovo CLN, con buona pace dell’impegno di tanti e di chi ci ha creduto davvero».

A questo proposito, ricordiamo che gli attivisti del CLN sono stati in certi casi perfino aggrediti in piazza, mentre tenevano i banchetti, da gruppi di rifugiati: avremmo preferito ascoltare, da parte di Mattei, delle parole di solidarietà per quanto accaduto e non questa liquidazione frettolosa, che fa solo il gioco dei tanti nostri avversari.

Ci teniamo, in questo senso, a chiarire un ultimo punto: le donazioni, le firme e i nominativi raccolti dagli attivisti del CLN e della rete dei gruppi che si sono associati al CLN per i referendum non possono essere utilizzati per alcun altro scopo; soprattutto non possono essere utilizzati per gli eventuali progetti politici, alternativi al CLN, a cui Mattei fa riferimento nell’intervista.

«Il progetto CLN» dichiara infine Germana Leoni, saggista, a capo del Dipartimento Geopolitica del CLN, «è tutt’altro che concluso e presenta – al contrario – grandi potenzialità».
Oggi il CLN è libero dal leaderismo e dal mito di Crono.

Il Comitato di Liberazione Nazionale
Milano, 1 Luglio 2023