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La nuova repressione

bandiera CLN RESISTENDUM tricolore

25 Settembre 2022

Il Ministero degli interni scatena la polizia contro la libertà di espressione e di opinione.

In diverse parti d’Italia la polizia è intervenuta abusivamente con sequestri e sanzioni contro il Resistendum, referendum popolare autogestito.

Esponenti delle forze ordine sono giunti fino a falsificare verbali, estorcere firme, irrompere in proprietà private violando il domicilio, occupando anche uno studio legale.

L’iniziativa di consultare i cittadini parte dal Comitato di Liberazione Nazionale, e pone tre quesiti:
uscita dell’Italia dalla NATO;
uscita dall’Organizzazione Mondiale della sanità;
sovranità monetaria in contanti.

Il Comitato di Liberazione Nazionale non si presenta alle elezioni e non partecipa alla campagna elettorale, ragion per cui la contestazione, da parte delle questure, di fare propaganda elettorale è del tutto falsa e illegittima.

“Ogni abuso personale sarà perseguito” dichiara il CLN, “perché i singoli agenti sono responsabili di loro comportamenti anticostituzionali.”

Il CLN inoltre riscontra uno schema repressivo in spregio dell’ Art 21 Costituzione (libertà espressione pensiero) direttamente ascrivibile alla giunta Draghi/Lamorgese, tramite fantasiose circolari contra legem.

“Questi impostori, che fingono di tutelare l’espressione del voto del 25 giugno, verrà chiamata a rispondere anche in sede internazionale.”

Già ieri le questure avevano minacciato i promotori di intervenire, ma questi avevano risposto, per bocca del professor Ugo Mattei:
“Non ci fate paura.
Noi, il popolo, andremo avanti: porteremo queste domande come primo atto di una rivolta nonviolenta di massa di fronte a un regime fuorilegge, guerrafondaio, nemico dell’Italia e dell’umanità.”

I promotori andranno avanti anche domani, in coincidenza con le elezioni nazionali: la lista dei seggi per il Resistendum è pubblicata sul sito voto.clnoggi.it/dove-si-vota